Manager del Turismo delle Radici: Schema di riferimento: Schema di riferimento  

Schema C) Professione non regolamentata.

Lo schema di riferimento si basa sul modello ‘Ciclo delle Competenze‘ ed è in linea con il ‘Tourism, Arts, Heritage Competence Framework (TAH-CF)’. il TAH-CF è definito in conformità con il Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF), la Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 2009/C 155/02 (ECVET) e lo schema APNR (Attività Professionali Non Regolamentate) adottato dall’UNI per la normazione tecnica delle professioni non regolamentate.”

Premessa

Il turismo delle radici, noto anche con diverse altre denominazioni come turismo delle origini, di ritorno, ancestrale o genealogico, è un tipo di viaggio unico e significativo. È caratterizzato principalmente dai migranti che ritornano nel loro paese di origine, spesso dopo essere stati lontani per molti anni, o dai loro discendenti che desiderano esplorare e conoscere la terra d’origine della loro famiglia. Il viaggio nelle terre natali si trasforma spesso in un percorso di scoperta personale e di collegamento con il proprio passato e la propria storia familiare. Per un approfondimento sull’argomento si veda l’articolo: Turismo delle Radici: Caratteristiche e Connessioni con il Turismo Esperienziale

 

Descrizione

PTUMN12: Manager del Turismo delle Radici (VI Liv. EQF)

Il “Manager del Turismo delle Radici” è una figura professionale specializzata nella creazione e gestione di esperienze di viaggio che consentono ai viaggiatori di esplorare e connettersi con la loro eredità culturale e genealogica. Integrando i principi del turismo esperienziale questo manager sviluppa percorsi unici e personalizzati che offrono un’immersione profonda nelle identità locali, stimolando tutti i sensi e coinvolgendo attivamente i visitatori.

Le sue competenze spaziano dalla ricerca storica e genealogica alla pianificazione di itinerari tematici che enfatizzano la multisensorialità, l’apprendimento attivo, e l’intrattenimento culturale. Egli promuove un approccio olistico che unisce l’estetica, l’unicità e l’interazione umana, assicurando che ogni viaggio sia non solo un tour, ma un’avventura emotiva e culturale arricchente. In questo modo, il Manager del Turismo delle Radici non solo facilita la scoperta delle origini dei viaggiatori ma anche l’apprezzamento delle diverse culture, contribuendo a un turismo più consapevole e significativo.

In sostanza, il Manager del Turismo delle Radici è un professionista che unisce conoscenze storiche e culturali con competenze di gestione del turismo per creare esperienze di viaggio personalizzate e profondamente significative, che permettono ai viaggiatori di connettersi con le loro origini e identità culturali.

Questa figura è contigua ma non identica alla figura professionale “Operatore del Turismo delle Radici”

Confrontando i ruoli di “Manager del Turismo delle Radici” e “Operatore del Turismo delle Radici”, è necessario distinguere alcune differenze chiave:

  1. Ambito di Responsabilità: Il Manager del Turismo delle Radici ha un ruolo più strategico e di alto livello, concentrato sulla progettazione e gestione complessiva di itinerari turistici, mentre l’Operatore del Turismo delle Radici si concentra sull’organizzazione pratica e l’esecuzione di specifici viaggi e attività.

  2. Focus sullo Sviluppo dell’Offerta: Il Manager è più coinvolto nella creazione e innovazione dell’offerta turistica complessiva, mentre l’Operatore si dedica maggiormente alla pianificazione e alla realizzazione di itinerari personalizzati.

  3. Interazione con Parti Interessate: Entrambi collaborano con comunità locali e esperti, ma il Manager ha un ruolo più ampio nella gestione delle relazioni con stakeholder e nella valutazione complessiva dell’offerta turistica.

In sintesi, il Manager del Turismo delle Radici funge da progettista e stratega a livello più ampio, mentre l’Operatore si focalizza sull’attuazione e gestione pratica delle esperienze di viaggio.

 

Normativa di riferimento

  • Quadro Europeo delle Qualifiche (European Qualification Framework – EQF)
  • Raccomandazione 2009/C 155/02 (Sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale -ECVET)
  • Legge 4/2013 relative alle professioni non regolamentate (Italia)

Compiti e attività specifiche

Nell’assegnazione dei compiti, è stata effettuata la seguente distinzione:

  • Compiti fondamentali: compiti indispensabili per tutti i profili specialistici
  • Compiti facoltativi: compiti aggiuntivi ai fondamentali che sono a discrezione del singolo professionista

Compiti fondamentali

  • T1: Valutare i bisogni e le aspettative degli ospiti: Questo è fondamentale per creare esperienze personalizzate e soddisfare le aspettative dei viaggiatori, essenziale nel turismo delle radici
  • T2: Analizzare il Contesto della offerta legata al turismo delle radici
    • T2.1 Individuare e Analizzare la normativa di settore
    • T2.2 Individuare e Analizzare gli stakeholder (chi sono le parti interessate: interne/esterne)
    • T2.3 Individuare e Analizzare le attrazioni territoriali (Patrimonio Culturale territoriale)
  • T3: Analizzare costi e benefici ed effettua l’analisi dei rischi (Risk Management): Cruciali per garantire la sostenibilità e l’efficacia dell’offerta turistica.
  • T4 Ricerca Storica e Genealogica: Raccogliere informazioni e documenti storici per fornire un contesto ricco e dettagliato agli itinerari. Questo aspetto è centrale nel turismo delle radici, poiché fornisce il contesto storico e personale che arricchisce l’esperienza del viaggiatore.
  • T5: Progettare l’offerta turistica 
  • T6: Comunicare l’offerta turistica 
  • T7: Realizzare l’offerta turistica 
    • T7.1: Collaborazione con Comunità e Esperti Locali: Lavorare con storici, genealogisti e comunità locali per garantire autenticità e profondità nelle esperienze offerte.
    • T7.2: Pianificare Itinerari Personalizzati: Creare viaggi che riflettano la storia personale e le radici culturali dei clienti, integrando esperienze multisensoriali e interazioni con le comunità locali.
    • T7.3: Definire le procedure e i regolamenti interni
    • T7.4: Gestire le risorse economiche (budget)
    • T7.5: Coordinare le risorse umane (staff)
    • T7.6: Garantire la corretta esecuzione dell’offerta turistica 
    • T7.7: Verificare e controlla la conformità alla normativa vigente applicabile
    • T7.8: Monitorare la qualità dell’offerta turistica
  • T8: Migliorare l’offerta turistica (miglioramento continuo)
  • T9: Valutare le offerte turistiche delle radici
  • T10: Innovare le offerte turistiche delle radici

Compiti facoltativi per tutti i profili specialistici

  • T11: Effettuare Formazione in materia di Turismo delle Radici
  • T12: Interfacciarsi in lingua straniera in funzione del target territoriale di riferimento degli ospiti

Criteri di Valutazione del profilo

Per l’attestazione del possesso delle competenze si propone di tenere in considerazione metodologie che tengono conto dei seguenti aspetti in modo non mutuamente esclusivi, vale a dire eventualmente in combinazione tra di loro:

  • Titoli di studio rilasciati in ambito accademico (Apprendimento Formale)
  • Formazione Specifica (Apprendimento Non Formale)
  • Esperienza lavorativa o professionale (Apprendimento Informale)

L’esperienza lavorativa o professionale può essere dimostrata attraverso vari strumenti tra cui:

  • Curriculum Vitae
  • Portfolio professionale
  • Collocamento oggettivo sul mercato (premi, riconoscibilità regionale, nazionale o internazionale)
  • Pubblicazioni (scientifiche o editoriali)

Requisiti di accesso alla figura professionale 

  • Aver frequentato percorsi formativi specifici per la figura professionale in oggetto organizzati/riconosciuti da Università, Regioni o da Associazioni di professionisti istituiti ai sensi della legge 4/2013 e riconosciuti dal MIMIT e almeno sei mesi, anche non continuativi, di comprovata esperienza lavorativa o professionale nel settore di riferimento

Oppure

  • Aver frequentato un percorso di formazione specifica i cui contenuti sono esplicitati da norme UNI, laddove esistenti, purché coerenti con la competenza in oggetto e almeno 6 mesi di esperienza lavorativa o professionale nel settore di riferimento

Oppure

  • Laurea triennale e almeno due anni, anche non continuativi, di comprovata esperienza lavorativa o professionale nel settore di riferimento

Oppure

  • Diploma di scuola secondaria di secondo grado e almeno cinque anni, anche non continuativi, di comprovata esperienza lavorativa o professionale nel settore di riferimento

Oppure

  • Essere inseriti in Registri di Associazioni di Professionisti costituiti ai sensi della legge 4/2013 e riconosciuti dal MISE purché riferenti alla competenza in oggetto
  • Essere inseriti in Registri di Professionisti certificati in base a specifiche norme UNI, laddove esistenti, purché coerenti con la competenza in oggetto

Schema aggiornato:  Manager del Turismo delle Radici: Schema di riferimento