Manager del Turismo Esperienziale (Regista di Esperienze): Schema di riferimento

Schema C) Professione non regolamentata 

Lo schema di riferimento si basa sul modello ‘Ciclo delle Competenze‘ ed è in linea con il ‘Tourism, Arts, Heritage Competence Framework (TAH-CF)’. il TAH-CF è definito in conformità con il Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF), la Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 2009/C 155/02 (ECVET) e lo schema APNR (Attività Professionali Non Regolamentate) adottato dall’UNI per la normazione tecnica delle professioni non regolamentate.”

Descrizione

PTUMN3: Manager del Turismo Esperienziale (Regista di Esperienze)

Il Manager del Turismo Esperienziale è una figura professionale, ad alto contenuto intellettuale, che possiede competenze specifiche per svolgere attività di: Ideazione, Progettazione, Comunicazione, Realizzazione, Miglioramento e Innovazione inerenti le offerte esperienziali.

Il Manager del Turismo Esperienziale può svolgere le attività sia per conto proprio (lavoro autonomo) sia per altre parti interessate in qualità di Esperto/Consulente

Il Manager del Turismo Esperienziale ha una profonda conoscenza del Patrimonio Culturale (materiale e immateriale), del concetto stesso di offerta esperienziale e delle conoscenze necessarie per ideare, progettare, realizzare e gestire, anche in proprio, una offerta esperienziale. Riesce a conciliare la conoscenza del Turismo Culturale ed in particolare di quello Esperienziale con percorsi specifici di esperienze uniche, basate sulle relazioni umane, che permettono di approfondire la conoscenza di elementi di identità locali nonché di acquisire esperienze multisensoriali, anche attraverso la partecipazione diretta nelle attività che costituiscono l’offerta esperienziale stessa.

 Al fine di tenere conto, delle diverse specializzazioni operanti nel settore esperienziale, e della corretta assegnazione delle abilità, conoscenze e competenza, vengono prese in considerazione quattro profili specialistici ai fini dell’esercizio della professione di Operatore Esperienziale:

  • Profilo P1: Area Naturalistica
  • Profilo P2: Area Enogastronomica
  • Profilo P3: Area Artistica (comprendente anche il settore legato al turismo del Made in Italy – Artigianato Artistico)
  • Profilo P4: Area Immateriale e Demoetnoantropologica (comprendente il turismo relativo al settore del Patrimonio Culturale Immateriale – che compente al suo interno anche il Patrimonio Demoetnoantropologico – e tutte le forme di turismo culturale ed emozionale non considerati nei profili P1, P2, P3).

Note:

  1. E’ considerato Manager del Turismo Esperienziale il professionista che ha la preparazione per svolgere le attività associate ad almeno uno dei 4 profili indicati.
  2. I quattro profili non sono da considerarsi distinti in senso assoluto o incompatibili tra di loro, in quanto si diversificano unicamente per alcuni aspetti operativi e settoriali.
  3. Un Manager del Turismo Esperienziale opera in una o più delle aree indicate.
  4. I professionisti appartenenti al Profilo P3 di norma sono Artisti e Artigiani Artisti che intendono valorizzare e promuovere la loro arte attraverso le esperienze. Si presuppone che tali figure abbiano già il bagaglio di conoscenze, abilità e competenze necessarie a svolgere la professione nel settore artistico e/o dell’Artigianato artistico.

Normativa di riferimento

  • Quadro Europeo delle Qualifiche (European Qualification Framework – EQF)
  • Raccomandazione 2009/C 155/02 (Sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale -ECVET)
  • Legge 4/2013 relative alle professioni non regolamentate (Italia)

Compiti e attività specifiche

Nell’assegnazione dei compiti, è stata effettuata la seguente distinzione:

  • Compiti fondamentali: compiti indispensabili per tutti i profili specialistici
  • Compiti facoltativi: compiti aggiuntivi ai fondamentali che sono a discrezione del singolo Operatore Esperienziale

Compiti fondamentali e attività specifiche per tutti i profili specialistici

  • T1: Valutare i bisogni e le aspettative turistiche (domanda turistica)
  • T2: Analizzare il Contesto della offerta turistica
    • T2.1 Individuare e Analizzare la normativa di settore
    • T2.2 Individuare e Analizzare gli stakeolders (chi sono le parti interessate: interne/esterne)
    • T2.3 Individuare e Analizzare le attrazioni (Patrimonio Turistico)
  • T3: Analizzare costi e benefici ed effettua l’analisi dei rischi (Risk Management)
  • T4: Progettare l’offerta turistica esperienziale
  • T5: Comunicare l’offerta turistica esperienziale
  • T6: Realizzare l’offerta esperienziale
    • T6.1: Pianificare le attività dal punto di vista qualitativo e operativo
    • T6.2: Definire le procedure e i regolamenti interni
    • T6.3: Gestire le risorse economiche (budget)
    • T6.4: Coordinare le risorse umane (staff)
    • T6.5: Garantire la corretta esecuzione dell’offerta esperienziale
    • T6.6: Verificare e controlla la conformità alla normativa vigente applicabile
    • T6.7: Monitorare la qualità dell’offerta turistica
  • T7: Migliorare l’offerta turistica (miglioramento continuo)
  • T8: Valutare le offerte esperienziali
  • T9: Innovare le offerte esperienziali

 Compiti facoltativi per tutti i profili specialistici

  • T10: Realizzare, Curare eventi espositivi esperienziali
  • T11: Effettuare Formazione in materia di Turismo Esperienziale
  • T12: Interfacciarsi in lingua straniera in funzione del target territoriale di riferimento dei propri clienti

Criteri di Valutazione del profilo

Per l’attestazione del possesso delle competenze si propone di tenere in considerazione metodologie che tengono conto dei seguenti aspetti in modo non mutuamente esclusivi, vale a dire eventualmente in combinazione tra di loro:

  • Titoli di studio rilasciati in ambito accademico (Apprendimento Formale)
  • Formazione Specifica (Apprendimento Non Formale)
  • Esperienza lavorativa o professionale (Apprendimento Informale)

L’esperienza lavorativa o professionale può essere dimostrata attraverso vari strumenti tra cui:

  • Curriculum Vitae
  • Portfolio professionale
  • Collocamento oggettivo sul mercato (premi, riconoscibilità regionale, nazionale o internazionale)
  • Pubblicazioni (scientifiche o editoriali)

Requisiti di accesso alla figura professionale 

  • Aver frequentato percorsi formativi specifici o comunque compatibili, organizzati o riconosciuti da università, regioni, o associazioni di professionisti istituite e riconosciute ai sensi della legge 4/2013. È richiesta altresì almeno sei mesi di esperienza lavorativa o professionale nel settore di riferimento, anche non continuativi, oppure aver svolto attività durante il percorso formativo che possa essere configurata come esperienza professionale.

Oppure

  • Laurea magistrale e almeno un anno, anche non continuativo, di comprovata esperienza lavorativa o professionale nel settore di riferimento

Oppure

  • Laurea triennale e almeno due anni, anche non continuativi, di comprovata esperienza lavorativa o professionale nel settore di riferimento

Oppure

  • Diploma di scuola secondaria di secondo grado e almeno cinque anni, anche non continuativi, di comprovata esperienza lavorativa o professionale nel settore di riferimento

Oppure

  • Almeno 10 anni di comprovata esperienza lavorativa o professionale nel settore di riferimento

Oppure

  • Essere inseriti in Registri di Associazioni di Professionisti costituiti ai sensi della legge 4/2013 e riconosciuti dal MISE purché riferenti alla competenza in oggetto

Schema aggiornato:  Manager del Turismo Esperienziale (Regista di Esperienze): Schema di riferimento